Chi è il Massone?

Chi è il Massone?



Siamo persone comuni, senza velleità particolari, al di la di ciò che la convinzione collettiva vuole. Studiamo l'uomo, i suoi difetti e i suoi pregi, cerchiamo di conoscere la Verità su ogni argomento, difendiamo la verità e le pari opportunità, difendiamo sempre la giustizia (quella vera) e "lavoriamo" sotto tre insegne: Libertà, Uguaglianza e Fr...atellanza. Dalle nostre Logge è bandito il Classismo (sub-cultura presente in molte altre istituzioni), che non fa certo parte delle nostre logiche di miglioramento dell'Uomo, convinti anzi che lo offenda, sempre e comunque. Ecco chi è il Massone.

La Massoneria non è fatta di miliardari e di benestanti professionisti, ma di normalissime persone.

Solo ed esclusivamente per motivi di opportunità e di tradizione secolare preferiamo non rendere pubblici i nostri nomi.

Per opportunità, perchè è inopportuno, in una società che a priori è contraria al nostro ideale, che si fida di informazioni fin troppo di parte per poter essere credibili, che ha esaltato l'operato di un'inchiesta balorda, sfruttata a fini politici e finita con un'archiviazione che è servita soltanto a creare un database di discutibile legalità su usi, conoscenze ed abitudini di persone normali, unite da ideali di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. Certo è che il Massone, all'atto della sua Iniziazione, promette solennemente di rispettare le Leggi dello Stato e la Costituzione. Non si fa altrettanto quando ci si iscrive ad un partito politico, a qualunque altra Associazione di quelle che molti definiscono "pure"

Per tradizione secolare, perchè noi, tradizionalmente, preferiamo non uscire allo scoperto, perchè la volontà politica di pochi non deve e non può demolire tradizioni che hanno sviluppato le proprie radici a partire dal 1717. Sta alla libertà di ognuno di noi decidere se dichiararsi o se non dichiararsi pubblicamente Massone.

domenica 5 gennaio 2014

L'iniziazione



Il termine “iniziazione” designa la ricezione o l’ammissione di un apprendista.
Esso comparve per la prima volta nella terminologia massonica solo nel 1801, nella “Prefazione del Venerabile”, inclusa nel “Regulateur du Maçon”.
Si tratta del primo rituale stampato nel 1786 per il Rito Francese.
La parola “iniziazione” diviene ufficiale nel 1826, quando fa la sua comparsa nell’art. 217 della costituzione del Grande Oriente di Francia.
Il termine “iniziato” non veniva impiegato nel suo senso massonico prima del 1728.
Il verbo “iniziare” apparve nel volume “Maçonnerie dissèquèe” di Prichard, pubblicato nel 1730: nella sezione dedicata al grado di apprendista, l’autore inpiega l’espressione “fare un massone”.
Ritroviamo questa terminologia nelle Costituzioni di Anderson del 1723 nel testo di “Ahiman Rezon” di Laurence Dermott, nel 1738:”un uomo non può essere fatto massone o ammesso come membro di una particolare loggia se non ….
L’iniziazione possiede una vocazione universale, che mira ad agevolare le possibilità di realizzazione di qualsiasi essere che dimostri la volontà di lavorare allo sviluppo armonioso delle sue potenzialità fisiche, psichiche e spirituali, ricreando in sé un prototipo di essere perfetto , creato ad immagine di Dio, come quello descritto nella Genesi.
Iniziazione significa sia inizio che avviamento. E’ un processo che serve a schiudere l’intelletto e permette di andare oltre le apparenze, fino alla natura profonda delle cose, poiché conoscere una cosa significa potersi identificare con essa, diventare la cosa stessa.
Essere iniziati significa rinascere a se stessi in modo diverso.
L’iniziazione corrisponde ad un processo volontario di tirarsi fuori dal mondo profano per ricevere un’influenza spirituale.
Quest’utima sarà possibile solo mediante un lavoro attivo su se stessi, che permette all’iniziato di rettificare a poco a poco come nell’immagine del taglio della pietra.
L’iniziazione consiste essenzialmente nella trasmissione di un’influenza spirituale.
Questa benedizione viene conferita da un maestro ad un discepolo, in grazia della catena ininterrotta.
Intraprendere il cammino iniziatico significa scegliere lo stato itinerante di ricercatore.
Questa ricerca conduce poco a poco a liberarsi degli impedimenti quotidiani.
Il neofita prende coscienza del carattere effimero della vita, della relatività del tempo, da cui la necessità di trovare il proprio posto in questa ricerca di unità.
L’iniziazione , per il tramite dei riti, risveglia ai misteri del cosmo, al suo ritmo,alle sue regole e fa prendere coscienza di se stessi. Essa è il punto di partenza che permette ad ogni ricercatore di sviluppare le proprie possibilità latenti e di risvegliare il suo intelletto, il suo spirito.
Questo lavoro individuale richiede fatica, coraggio , lotta e perseveranza. E’ una via attiva , intessuta di quotidiane rimesse in discussione, uno stato di instabilità permanente, tanto scomodo quanto necessario al risveglio della coscienza.