Chi è il Massone?

Chi è il Massone?



Siamo persone comuni, senza velleità particolari, al di la di ciò che la convinzione collettiva vuole. Studiamo l'uomo, i suoi difetti e i suoi pregi, cerchiamo di conoscere la Verità su ogni argomento, difendiamo la verità e le pari opportunità, difendiamo sempre la giustizia (quella vera) e "lavoriamo" sotto tre insegne: Libertà, Uguaglianza e Fr...atellanza. Dalle nostre Logge è bandito il Classismo (sub-cultura presente in molte altre istituzioni), che non fa certo parte delle nostre logiche di miglioramento dell'Uomo, convinti anzi che lo offenda, sempre e comunque. Ecco chi è il Massone.

La Massoneria non è fatta di miliardari e di benestanti professionisti, ma di normalissime persone.

Solo ed esclusivamente per motivi di opportunità e di tradizione secolare preferiamo non rendere pubblici i nostri nomi.

Per opportunità, perchè è inopportuno, in una società che a priori è contraria al nostro ideale, che si fida di informazioni fin troppo di parte per poter essere credibili, che ha esaltato l'operato di un'inchiesta balorda, sfruttata a fini politici e finita con un'archiviazione che è servita soltanto a creare un database di discutibile legalità su usi, conoscenze ed abitudini di persone normali, unite da ideali di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. Certo è che il Massone, all'atto della sua Iniziazione, promette solennemente di rispettare le Leggi dello Stato e la Costituzione. Non si fa altrettanto quando ci si iscrive ad un partito politico, a qualunque altra Associazione di quelle che molti definiscono "pure"

Per tradizione secolare, perchè noi, tradizionalmente, preferiamo non uscire allo scoperto, perchè la volontà politica di pochi non deve e non può demolire tradizioni che hanno sviluppato le proprie radici a partire dal 1717. Sta alla libertà di ognuno di noi decidere se dichiararsi o se non dichiararsi pubblicamente Massone.

venerdì 11 novembre 2011

V:.I:.T:.R:.I:.O:.L:.


La Massoneria ha per scopo prioritario il perfezionamento dell'uomo,inteso come singolo individuo,attraverso la partecipazione progrssiva al Rito. Al di fuori di questa semplice verità non vi è altro che incomprensione,alterazione e mistificazione degli antichi Statuti e Rituali Massonici.La moderna concezione di "PROGRESSO", tende a disperdere nell'egualitarismo indistinto l'identità del singolo individuo,è da considerarsi per certo come la causa principale di questo equivoco a cui fa seguito , di conseguenza , l'errore dei numerosi organismi pseudo iniziatici oggi esistenti.
E' pertanto da questa premessa di lavoro, sopratutto e prima di tutto individuale, capace di filtrare la conoscenza " SUB SPECIE INTERIORITATIS" che la Massoneria rimasta fedele alle proprie origini e ai propri Principii , assume, o meglio conserva ,carattere SACRO TRADIZIONALE.
Qualsiasi associazione,gruppo o scuola, che pretenda di richiamarsi alla pura TRADIZIONE INIZIATICA non può perciò prescindere da tale carattere capace di distinguerla in senso qualificativo. Tutto ciò che vagamente,retoricamente, se non addirittura sentimentale ci dirotta verso l'esterno, facendoci dimenticare la ricerca degli elementi e dei componenti dell'iter iniziatico,è da svolgersi innanzitutto dentro noi stessi : deve immediatamente consigliarci vigilanza, attenzione e prudenza, al fine di poter discernere e smascherare eventuali  imposture od impostori.Sgombrando il campo da eventiali equivoci e possibilità di errore di questo genere, emerge nel contempo, la necessità di comprendere più chiaramente cosa è il " PERFEZIONAMENTO DELL'UOMO" di quali e di quanti elementi l'uomo è formato , su quanti piani egli può giungere, nel merito, l'interpretazione razionale e intelligente della nostra mente, quali invece, i suoi limiti; cos'è il RITO e perchè  tanta importanza ha la nostra progressiva partecipazione ad esso . Ma non ci è possibile ora -per brevità di spazio e per non uscire dal solco inizialmente tracciato- approfondire tali e tanti interrogativi. VI E' UN TEMPO GIUSTO PER TUTTE LE RISPOSTE.
" Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto"
Concludiamo ricordando quanto sia importante comprendere la figura dell'iniziato nella sua natura individuale ben definita , posta sempre al centro del RITO, perlomeno in tutti quegli Ordini e Riti che hanno l'ardire e la pretesa di definirsi autenticamente e legittimamente Massonici. Qui ,sostenuto e sorretto dall'energia e dalle vibrazioni degli strumenti simbolici di lavoro , oltrechè dalla presenza costante dei Fratelli Massoni sempre disposti a benevoli consigli, Egli perverrà un giorno , se ne sarà degno , a quella Luce che nessun altro potrà mai diversamente comunicargli,ma che solo, come di fronte all'acronimo V.I.T.R.I.O.L. nel gabinetto di riflessione ,potrà conquistare e meritare dentro se stesso.

mercoledì 9 novembre 2011

La Loggia Madre







C'erano Rundle, il capo stazione,
E Beazeley, delle Ferrovie,
E Ackman dell'Intendenza,
E Donkin delle Prigioni,
E Blake il sergente istruttore,
Per due volte fu il nostro Venerabile
Con quello che aveva il negozio «Europa»,
Il vecchio Framjee Eduljee.
Fuori - «Sergente, Signore, Saluto, Salaam»
Dentro, «Fratello», e non c'era nulla di male.
Ci incontravamo sulla Livella e ci separavamo
sulla Squadra,
Ed io ero Secondo Diacono nella mia Loggia
Madre laggiù!
Avevamo Bola Nath il contabile
E Saul, l'israelita di Aden,
E Din Mohammed disegnatore al Catasto,
C'erano Babu Chuckerbutty,
E Amir Singh, il Sikh,
E Castro delle officine di riparazione,
Il Cattolico Romano!
Non avevamo belle insegne,
E il nostro Tempio era vecchio e spoglio,
Ma conoscevamo gli antichi Landmarks,
E li osservavamo per filo e per segno.
E guardando tutto ciò all'indietro,
Mi colpisce questo fatto,
Che non esiste qualcosa come un infedele,
Eccetto, forse, noi stessi.
Poiché ogni mese, finiti i Lavori,
Ci sedevamo tutti e fumavamo,
(Non osavamo fare banchetti
Per non violare la casta di un Fratello),
E si parlava, uno dopo l'altro,
Di Religione e di altre cose,
Ognuno rifacendosi al Dio che meglio
conosceva.
L'uno dopo l'altro si parlava,
E non un solo Fratello si agitava,
Fino a che il mattino svegliava i pappagalli,
E quell'altro uccello vaneggiante;
Si diceva che ciò era curioso,
E si rincasava per dormire,
Con Maometto, Dio e Shiva
Che facevano il cambio della guardia nelle
nostre teste.
Sovente, al servizio del Governo,
Questi passi erranti hanno visitato
E recato saluti fraterni
A Logge d'oriente e d'occidente,
Secondo l'ordine ricevuto,
Da Kohat a Singapore,
Ma come vorrei rivedere
Ancora una volta quelli della mia Loggia
Madre!
Vorrei potere rivederli,
I miei Fratelli neri e scuri,
Tra l'odore piacevole dei sigari di là,
Mentre ci si passa l'appiccicafuoco;
E con il vecchio khansamah che russa
Sul pavimento della dispensa,
Ah! essere Maestro Massone di buona fama
Nella mia Loggia Madre, ancora una volta!
Fuori - «Sergente, Signore, Saluto, Salaam»
Dentro, «Fratello», e non c'era nulla di male.
Ci incontravamo sulla Livella e ci separavamo
sulla Squadra,
Ed io ero Secondo Diacono nella mia Loggia
Madre laggiù!

Rudyard Kipling